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Infertilità maschile

Prenotazione esami

Presso il LABORATORIO DI ANALISI E RICERCHE CLINICHE LABORTEST, l’esame del liquido seminale ( SPERMIOGRAMMA ) viene eseguito tutti i giorni previo appuntamento.

Lo Spermiogramma viene refertato e consegnato nelle 24h. Per Appuntamenti ed ogni ulteriore informazione contattare : Segreteria LABORTEST : 0187.980461

Percorso diagnostico

Le principali tappe per una corretta diagnosi di infertilità maschile sono: anamnesi, esame obiettivo, esame del liquido seminale, dosaggi ormonali.

Principali cause dell’infertilità maschile :
Infezioni croniche, prostatiti , Varicocele , Criptorchidismo, Ipogonadismo endocrino, ostruzione delle vie seminali , Anticorpi antispermatozoi, disfunzione erettile-eiaculatoria, cause genetiche.
La diagnosi di sterilità maschile passa attraverso alcune fasi:
anamnesi, esame obiettivo, esame del liquido seminale e dosaggio di FSH.

Anamnesi
Una attenta anamnesi dell’uomo con problemi di sterilità può fornire utili indicazioni per un inquadramento generale: vanno ricercate malattie veneree, infiammazioni acute e croniche alla prostata e alle vescicole seminali.
La parotite, se si manifesta dopo la pubertà, può causare orchite bilaterale, il cui risultato è un’atrofia testicolare irreversibile con azoospermia (assenza di spermatozoi).
La tubercolosi può colpire vie spermatiche, dotto deferente ed epididimo causando ostruzione non correggibile chirurgicamente.
Il diabete può provocare alterazioni della fertilità maschile e della dinamica dell’eiaculazione. La fibrosi cistica spesso comporta assenza congenita del dotto deferente e delle vescichette seminali e dunque può essere determinante nella sterilità maschile. Deve poi essere raccolta una attenta anamnesi che includa l’abuso di farmaci, l’esposizione a sostanze tossiche quali pesticidi dell’agricoltura, solventi presenti in vernici, esposizione a metalli pesanti (mercurio, arsenico, piombo, cadmio, ecc…), esposizione a radiazioni e temperature elevate che possono indurre alla sterilità maschile.
Vanno indagate la libido, l’erezione e l’eiaculazione, in modo da escludere cause da impotenza coeundi.

Esame Obbiettivo
La visita comprende la palpazione scrotale, l’apprezzamento del volume testicolare, l’esplorazione rettale per la valutazione della prostata. L’esame del volume testicolare è particolarmente importante nella diagnosi di sterilità maschile perché è espressione della quantità di tubuli seminiferi attivi ed una sua riduzione (meno di 15ml) può essere indice di danno testicolare.

Esame del liquido seminale (spermiogramma)
Lo spermiogramma è l’analisi del liquido seminale finalizzata a valutare il numero, la motilità e la morfologia degli spermatozoi. Tale esame rappresenta lo strumento principale per la valutazione della fertilità maschile. Si effettua sul campione di liquido seminale ottenuto mediante eiaculazione.
Per una corretta esecuzione dell’esame del liquido seminale è necessario un periodo di astinenza da rapporti sessuali (eiaculazioni) compreso tra i 3 e i 5 giorni (non superiore). È di fondamentale importanza lavare bene le mani e i genitali prima della raccolta nel contenitore sterile per le urine. l’esame del liquido seminale, o spermiogramma, è l’indagine di laboratorio fondamentale a cui deve essere sottoposto l’uomo con problemi di fertilità.
È comunque da tenere presente l’alta variabilità dei risultati, per cui, in presenza di un esame anomalo, esso deve essere ripetuto a distanza di tempo: vi sono infatti dei fattori che possono alterare lo spermiogramma, quali l’assunzione di antibiotici, periodi di febbre alta precedenti l’esame, il trasporto impreciso del seme al laboratorio.
Lo spermiogramma potrebbe rilevare:
Oligospermia (ridotto numero di spermatozoi)
Azoospermia (assenza di spermatozoi)
Astenospermia (ridotta motilità degli spermatozoi)
Teratozoospermia (difetti nella forma degli spermatozoi)
L’analisi microscopica eseguita presso il Laboratorio di Analisi e Ricerche Cliniche LABORTEST prende in considerazione i seguenti parametri:
volume dell’eiaculato: valori normali di tale parametro si collocano tra i 2 ed i 6 ml;
liquefazione: non appena emesso il liquido seminale coagula per poi liquefarsi nuovamente dopo 30 – 60 minuti;
viscosità;
L’analisi microscopica degli spermatozoi prende invece in esame i seguenti parametri:
Concentrazione degli spermatozoi: tale concentrazione deve essere almeno superiore ai 20 milioni di spermatozoi per millitro;
Motilità: un seme normale deve contenere almeno il 50% di spermatozoi mobili. Al riguardo dobbiamo sottolineare come tale parametro venga valutato non solo da un punto di vista quantitativo ma anche qualitativo distinguendo:
– i movimenti rettilinei, vivaci e progressivi;
– i movimenti rettilinei, lenti o non lineari;
– i movimenti vivaci, ma non progressivi;
– assenza di movimento;
Morfologia: in un seme normale deve essere presente almeno il 14% di spermatozoi morfologicamente normali.
La presenza di alterazioni dei parametri sopra elencati definisce alcune condizioni patologiche che possono essere alla base della condizione di infertilità.
L’esame del liquido seminale andrebbe completato poi a nostro avviso con la spermiocoltura (ricerca di eventuali germi).
Dosaggi Ormonali
Il dosaggio dell’FSH mediante un semplice prelievo di sangue rappresenta il rilievo fondamentale per l’orientamento diagnostico nella sterilità maschile.
Alti valori di FSH indicano un danno testicolare primitivo; bassi valori di FSH associati ad azoospermia o ad oligospermia severa sono sospetti di un ipogonadismo ipogonadotropo; valori normali di FSH sono d’altra parte presenti in forme ostruttive e talora in casi di azoospermia con danno testicolare primitivo. A completamento dell’indagine ormonale sull’uomo con problemi di fertilità può essere utile il dosaggio di prolattina, LH e testosterone libero e coniugato.
Studi Genetici
L’ esame del cariotipo deve essere eseguito in tutti i maschi infertili con un numero di spermatozoi nel seminale inferiore a 5 milioni/ml e ciò in considerazione che le anomalie cromosomiche sono 10 volte più frequenti nei maschi infertili (5,3%) rispetto alla popolazione normale (0,6%). Lo studio delle microdelezioni del cromosoma Y è consigliato a tutti i soggetti con un numero di spermatozoi inferiore a 5 milioni/ml: l’analisi della letteratura mostra una incidenza di circa il 10% di microdelezioni nei soggetti azoospermici e del 5-7% nei soggetti oligospermici. Non si ritrovano generalmente microdelezioni in soggetti con seminale normale, a riprova del fatto che esse sono strettamente associate ad un danno nella spermatogenesi.

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